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RICORDI FALSI Un ricordo vivido non è per forza un ricordo vero. L'emozione può favorire il ricordo se è moderata e non supera una certa soglia. La memoria non è un semplice deposito di informazioni da cui peschiamo passivamente, ma è qualcosa da ricostriure.
MEMORIA L'apprendimento può essere definito come una modificazione più o meno stabile del comportamento e della conoscenza per effetto dell'esperienza. Ciò che noi abbiamo in memoria non l'abbiamo dalla nascita. Ciò significa che per ogni ricordo, informazione, ma anche capacità c'è stato un momento in cui la nostra memoria è stata creata. Generalmente si pensa che ci sia una differenza fondamentale in termini di durata del ricordo se noi cerchiamo di imparare qualcosa volontariamente o coscientemente (memoria intenzionale), rispetto a quando ricordiamo un'informazione anche se non abbiamo fatto uno sforzo volontario per memorizzarla (memoria incidentale). Un importante esperimento di George Mandler del 1967 ha messo in discussione l'idea della superiorità della memorizzazione intenzionale su quella incidentale.  MEMORIA SENSORIALE Viene chiamata così perchè è una via di mezzo tra percezione e memoria. Quando vediamo qualcosa, anche per breve tempo, l
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LA MENTE La nostra conoscenza e la nostra esperienza del mondo esterno sono il prodotto della raccolta e dell'elaborazione di informazioni o stimoli da parte del sistema nervoso. Esso è l'interfaccia (ovvero il punto di collegamento, di unione) tra noi e la realtà.  IL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso dell'essere umano è un organo che non ha paragoni negli altri animali. La complessità del cervello dell'uomo è il prodotto di una lunga evoluzione in cui si sono formate funzioni sempre più complesse legate alla memorizzazione di informazioni, alla percezione di forme, alla creazione e all'associazione di idee. Dal punto di vista fisiologico, il sistema nervoso è diviso in due aree principali: - il SISTEMA NERVOSO CENTRALE, che comprende tutto ciò che è contenuto nella scatola cranica e il midollo spinale, protetto dalla colonna vertebrale - il SISTEMA NERVOSO PERIFERICO, che consiste nell'insieme delle ramificazioni nervose che dal sistema nervo
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I SOGNI La psicologia definisce i sogni come una sequenza di immagini, pensieri, emozioni che avviene durante il sonno, una sequenza più o meno coerente in cui spesso le leggi della logica e le regole che guidano la realtà sembrano sospese. Il sogno è diverso dall'immaginazione perchè è involontario, non possiamo cioè controllare che cosa e quando sognare. Inoltre è diverso dal sogno perchè una volta svegli riusciamo sempre a distinguere nel nostro ricordo la realtà dal sogno. Nel 1899 Freud pubblica un'opera, "l'interpretazione dei sogni". I sogni sono descritti come manifestazioni dell'inconscio che possono essere decifrate. Freud ipotizzò che i sogni sono la rappresentazione illusoria dell'appagamento di un desiderio che nella realtà non è stato soddisfatto. Un punto importante della teoria freudiana dei sogni, consiste nel fatto che la mente da un lato permette ai desideri di esprimersi nei sogni, dall'altro esercita anche un controllo nei con
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JACQUES LACAN Secondo Lacan l'inconscio è strutturato come un linguaggio e quindi è analizzabile construmenti come la linguistica e le teorie che studiano la natura dei segni e dei simboli. L'inconscio di una persona è il luogo della psiche dove è depositato il prodotto della sua storia e della sua cultura sotto forma di simboli e significati che la persona non può controllare, ma che riceve con l'educazione e l'esperienza. Questo significa che il modo di pensare è limitato dal tipo di parole esistenti, dlle strutture grammaticali della lingua, dal numero e dal significato dei suoi nomi, verbi o aggettivi. Per Lacan il fatto che i problemi dell'inconscio vengano curati con il linguaggio significa che l'inconscio stesso è un linguaggio.   

CARL GUSTAV JUNG

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CARL GUSTAV JUNG Psicanalista svizzero e padre della corrente chiamata "psicologia analitica". Nel 1912 pubblicò "trasformazioni e simboli della libido" dove si manifestarono le già evidenti divergenze teoriche con Freud, in particolare sulla libido come pulsione fondamentale, tanto da portarlo nel 1914 a uscire dal movimento. L'affermarsi di celebri concetti come "inconscio collettivo", "complesso", "archetipo" e l'analisi della struttura della personalità e dei "tipi psicologici" si sviluppano nelle sue molteplici opere, tra cui "l'inconscio", "sulla psicanalisi", "tipi psicologici". Nel 1933 divenne professore a Zurigo e infine a Basilea, raggiungendo notorietà internazionale. Durante il nazismo mantenne un ruolo importante nel panorama psicoterapeutico in lingua tedesca, attirandosi non poche critiche. L'inconscio collettivo è la dimensione "sommersa" di ungr

INCONSCIO E PSICANALISI: SIGMUND FREUD

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INCONSCIO E PSICANALISI: SIGMUND FREUD La psicanalisi è la disciplina sorta con lo scopo di esplorare ciò che va al di là della nostra consapevolezza, alla ricerca dei motivi più profondi dei nostri desideri, conflitti e comportamenti. Per molto tempo si è criticata l'idea che si possa parlare di incontro in psicologia, perchè si partiva dal presupposto che tutti i fenomeni mentali fossero coscienti. Sigmund Freud, considerato il padre della psicanalisi, è colui che ha ribaltato quest'idea, mostrando che l'inconscio sta alla base dei processi più profondi della nostra vita mentale. In particolare la sua attenzione era rivolta verso le pulsioni sessuali agressive e verso la comprensione di condizioni patologiche come le nevrosi e fenomeni come i sogni o i lapsus nel comportament quotidiano. Per Freud questi fenomini hanno origine da forze e conflitti nell'inconscio. La psicanalisi può essere definita come la disciplina che cerca di portare alla luce le dinamiche del